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Mindfulness a Lecce: acquisire consapevolezza di sé
La parola mindfulness si traduce con il termine consapevolezza e racchiude una forma mentale attraverso cui la persona prende coscienza dei suoi processi mentali in ogni momento della giornata per individuare i meccanismi che riproducono sensazioni piacevoli e non. La pratica mindfulness offerta da me a Lecce prevede vari tipi di meditazione, il cui obiettivo primario non è il semplice rilassamento, ma prendere contatto e percepire le sensazioni del presente individuando quegli automatismi che allontanano la persona dal vero sé.
Le pratiche di mindfulness che insegno nel mio studio a Nardò e in tutto il Salento prevedono l’esplorazione del respiro, del corpo, la camminata, lo yoga consapevole, la meditazione statica e tante tecniche che interrano i medium artistici per acquisire maggiore consapevolezza di sé.
Mindfulness: tutti i benefici di una pratica antica
I benefici della mindfulness non si ripercuotono solo sulla gestione dello stress e dell’ansia, ma portano a un miglioramento della salute generale, dato che corpo e mente sono un tutt’uno. Come detto, le pratiche per raggiungere lo stato di mindfulness sono tante ed è importante rivolgersi a un professionista nel Salento che individuerà gli esercizi più adatti alle esigenze individuali della persona.
Il risultato sarà una maggiore conoscenza e percezione dei pensieri della mente, che si tradurrà in una comprensione intuitiva, profonda e non concettuale di quanto accade nel presente.
In particolare, oggi la Mindfulness è applicata per ridurre lo stress sul posto di lavoro, dato che cambia il modo in cui il cervello elabora le informazioni e gestisce gli effetti di stress e ansia. Chi si affida ad un esperto di mindfulness nel Salento appare subito più calmo e sereno rispetto ai colleghi e questa pratica è oggi entrata in azienda come strumento di aiuto per le risorse umane. Non solo.
Mindfulness: perché portare questa pratica anche in azienda
Il mio consiglio è quello di imparare le tecniche di mindfulness per applicarle non solo nella vita privata, ma anche in azienda e nel lavoro di tutti i giorni. Infatti, la persona che ha appreso le pratiche di meditazione ottiene:
- una maggiore focalizzazione, aumentando l’attenzione in modo intenzionale e riducendo i fattori distraenti;
- una maggiore consapevolezza di pensieri ed emozioni e la capacità di dare una risposta ponderata e non impulsiva;
- un maggiore sviluppo della creatività, ossia della capacità di trovare soluzioni nuove liberandosi delle trappole della mente;
- livelli più alti di compassione, ovvero la capacità di essere presenti e capite i bisogni degli altri con saggezza e umiltà, per entrare in una relazione di comunità.
Oggi le aziende lavorano in contesti complessi e tutti, dal dipendente al manager devono saper affrontare sfide e pressioni con un maggior livello di sicurezza, anche grazie alle tecniche della mindfulness, che entra in azienda e si diffonde non solo in ambito privato, ma anche in ambito organizzativo.
La mindfulness per la gestione dell’ansia
La mindfulness trova applicazione non solo in ambito lavorativo, ma anche nella gestione di ansia e stress nella vita personale. Questa pratica di meditazione allena la funzione cognitiva dell’attenzione e insegna a mantenere il focus sul momento presente, senza essere vittime di automatismi o reazioni emotive.
Nella vita quotidiana la nostra mente vaga continuamente secondo il meccanismo della mente scimmia, che si ripropone un numero infinito di volte. L’importante è riconoscere cosa ha distratto l’attenzione e lavorare con gentilezza e intenzionalità per rifocalizzarsi sul presente con un vero e proprio atto di consapevolezza.
A questo punto, fare mindfulness significa entrare in contatto con la propria esperienza interna, anche in stato di ansia o paura e imparare a conoscerla e riconoscerla ogni volta che si presenta alla nostra coscienza. Conoscere l’esperienza interna in termini di pensieri, emozioni e sensazioni corporee permette di accettarla con pazienza e fiducia anziché lottare contro la sua spiacevolezza. Il risultato è che la persona ansiosa imparerà a convivere con la sua ansia anziché temerla e volerla evitare.
Infine, la mindfulness regala a tutti un punto di osservazione diverso e permette di guardare dall’esterno il flusso di emozioni, pensieri e sensazioni corporee che attraversano la nostra consapevolezza. Accettazione e saper lasciare andare creano circoli virtuosi nei disturbi d’ansia e disattivano il pilota automatico che ci fa stare male e usiamo in risposta alle nostre reazioni emotive. Per esempio, tra i meccanismi automatici che la mindfulness va a sospendere ci sono l’evitamento delle situazioni temute, la ruminazione di pensieri p strategie immunizzanti come l’abuso di alcool o sostanze che a lungo termine mantengono e alimentano lo stato ansioso.
In conclusione, imparare le tecniche di mindfulness è un segreto per il successo non solo sul lavoro e in azienda, ma anche nella vita personale e nelle relazioni interpersonali. Seguendo un percorso di consapevolezza e ricerca del vero sé sarà possibile vivere meglio con se stessi e con gli altri.