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mindfulness e gentilezza

La Gentilezza è Forza, Non Debolezza

Scopriamo il significato della gentilezza e come essa sia sinonimo di forza, non debolezza.

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Puoi essere forte senza prevaricare? Puoi.

Puoi difendere i tuoi giusti diritti, rispettando, nel contempo, quelli degli altri? Puoi.

Puoi scegliere di essere te stesso al cento per cento, coltivando la tua piena felicità, e lasciando agli altri la libertà di fare lo stesso, senza condizionamenti reciproci? Puoi.

Cosa significa essere gentili? Significa comunicare te stesso in pieno equilibrio, con forza e saldezza. Che cosa si ottiene ad essere gentili? La piena liberazione dai condizionamenti altrui, e propri. Per essere gentili serve forza?

La vera gentilezza senza forza interiore non può esistere. E la forza che aggredisce? Quella, non è forza. E’ debolezza.

In quest’articolo esploriamo come possiamo imparare ad usare la gentilezza per rafforzare l’espressione di noi nella vita, ed essere in equilibrio con essa.

Leggi l’articolo per saperne di più!

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Cosa significa per voi Gentilezza?

Per me l’opposto della gentilezza è la forzatura, un atteggiamento di violenza. Ho sempre pensato che violenza viene da violazione, quando violo i principi basilari della vita allora creo una forzatura in ciò che faccio. 

Nel mondo ci sono così tanti atti di violenza fisica ma è considerata violenza la mancanza di rispetto sia verso me stesso che verso altri.

Quando mi privo della comprensione di ciò che sono realmente e quando riduco la grandezza di qualcun altro, tutto ciò è violenza. Avete mai fatto questo a voi stessi? Vi siete allontanati dalla vostra semplice essenza e bellezza alimentando invece pensieri di critica e auto denigranti?

Diciamo all’altro “sei sempre così! Non cambierai mai!” In questo modo lo induco ad allontanarsi da se stesso, dal suo potenziale auto rispetto.

Abbiamo visto come una violenza è non rispettarsi, la seconda è non rispettare altri e il terzo tipo di violenza è quando non abbiamo rispetto del tempo. Accettare che ogni cosa accada con i suoi tempi è un atto di gentilezza e se c’è una violazione del tempo è come mangiare un frutto acerbo.

Avete mai provato a mangiare un frutto acerbo? Oppure ad aprire un uovo prima che il pulcino sia pronto?

Qualcuno ha provato a fare uscire una farfalla dal suo bozzolo prima del tempo, convinto di aiutarla a durare meno fatica, ma quando il processo non è maturo, ci sarà sempre un difetto nel suo risultato.

Quindi la gentilezza è innanzi tutto avere rispetto.

In un mondo che spesso valorizza la tenacia e la resilienza sopra ogni altra cosa, che sacrifica l’ascolto ed il rispetto in favore della fretta e del consumismo, i concetti di gentilezza, rispetto e sensibilità spesso possono essere fraintesi. Sono infatti visti come segni di debolezza, vulnerabilità o ingenuità. Tuttavia, dal punto di vista della Mindfulness e delle neuroscienze, diventa chiaro che la gentilezza e la sensibilità non sono affatto punti deboli, ma piuttosto fonti di grande forza.

Perché per usare la gentilezza per rafforzare l’espressione di te nella vita, devi, per prima cosa, diventare forte. Essere in grado di sostenere te stesso, di esprimerti nel mondo. Con forza e gentilezza. Solo la gentilezza, riferita a doti spirituali e morali profonde, ti permette di mantenere salda la tua visione, rafforzare il tuo spirito, affermarti nel mondo senza bisogno di compiacere o cedere agli altri, rimanendo in sintonia con le proprie sensazioni ed emozioni e con quelle di coloro che ci circondano. Questi tratti sono spesso associati all’empatia, alla compassione e all’intelligenza emotiva.

Perchè, quando ti arrabbi, urli, aggredisci, perdi. Quando i sentimenti come paura, rabbia e derivati dentro di te sono tanti, così tanti da oscurare la pace e la gioia del momento, perdi. Anche se rinunci ad esprimere ed essere te stesso nel mondo, perdi. Per essere forte senza prevaricare, difendere i tuoi giusti diritti mantenendo il pieno equilibrio, decidere che vuoi essere te stesso, senza per questo entrare in contrasto con gli altri, anzi, riconoscendo agli altri la stessa libertà, hai bisogno di essere gentile, del tuo pieno equilibrio, ed il pieno equilibrio ha bisogno della tua forza, per mantenerlo. E’ fondamentale.

La forza interiore ti permette di scegliere la gentilezza come veicolo della tua espressione e della tua manifestazione. Che essere nobili e positivi, agire come se ogni cosa che fai sia sempre massimamente pregiata, anche la più piccola, ogni parola che dici, ogni persona che incontri, è fondamentale per la tua vita. E solo questo orientamento ti permette di resistere davvero nei momenti difficili.

Mindfulness: La pratica della Gentilezza

Dal punto di vista della Mindfulness, la pratica di essere pienamente presenti e consapevoli nel momento può migliorare la nostra capacità di essere gentili e sensibili. Quando siamo consapevoli, siamo maggiormente in grado di riconoscere e regolare le nostre emozioni, il che ci consente di rispondere agli altri con empatia e compassione. La ricerca ha dimostrato che le pratiche di consapevolezza possono aumentare l’attività nelle regioni cerebrali associate all’empatia e alla regolazione emotiva, come la corteccia prefrontale e l’insula, coinvolte nell’elaborazione delle emozioni e dell’empatia, portando a una maggiore resilienza e benessere emotivo.

La neuroplasticità, la capacità del cervello di riorganizzarsi in risposta all’esperienza, suggerisce che possiamo coltivare la gentilezza e la sensibilità attraverso la pratica quotidiana della meditazione e l’intenzione. Questo implica la scelta di essere consapevole e presente, come meglio possiamo, restituire l’attenzione gentilmente verso la realtà e con chiarezza, in maniera imparziale, anche quando non ci piace ciò che osserviamo. 

Un modo efficace per integrare la gentilezza nella nostra vita quotidiana è attraverso le nostre capacità di comunicazione. La nostra voce può essere uno strumento di gentilezza, sia nelle parole che scegliamo, nel tono che usiamo o nel modo in cui ascoltiamo gli altri. Ciò implica ascolto attivo, empatia e consapevolezza. Ascoltando veramente gli altri senza giudizio, cercando di comprendere la loro prospettiva e rispondendo con empatia e compassione, possiamo favorire connessioni più profonde e costruire relazioni più forti.

Parlando con gentilezza e compassione, possiamo creare un ambiente più positivo e solidale per noi stessi e per coloro che ci circondano.

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La gentilezza è la scelta della nostra umanità. Perché senza uno spirito, morale, etico, sociale, di civiltà e rispetto, tutto, soffre. Ogni essere umano soffre, anche tu. Da questa scelta, di essere gentile per noi stessi, per stare bene, per sentirti forte, per non farti trascinare in atteggiamenti emotivi dissonanti, in pensieri di disvalore, nasce un senso di soddisfazione profondo: sapere che scegli chi sei, e lo sei, perché tu vuoi esserlo, e non cambi perché altri non lo sono.

Vi saluto con un esercizio: Il muscolo della gentilezza

Un piccolo esercizio Mindfulness per elevare il tasso ambientale di gentilezza. Servono 60 secondi al giorno. Utilizziamo questo piccolo frangente per compiere un gesto gentile verso qualcuno. Non importa il destinatario (può essere un amico o un famigliare, ma anche uno sconosciuto – anzi più il destinatario è improbabile, ostico, più l’esercizio produce risultati sorprendenti). E non importa il gesto (può essere un semplice sorriso, un abbraccio, un regalo, un piccolo favore, una parola di conforto…). E non importa neppure che il gesto sia ispirato o meno, perché l’ispirazione arriverà, con il tempo arriverà.

La gentilezza, infatti, è come un muscolo e come un muscolo può avere dimensioni ed estensioni diverse, e come un muscolo può essere allenata, potenziata, rieducata. Ogni gesto gentile riattiva antiche memorie e riattiva cellule del nostro cuore. E sollecita reazioni simili anche in chi ci sta vicino. Se avessimo facoltà di vedere il mondo dall’alto noteremmo in corrispondenza di ogni gesto gentile una piccola luce accendersi (la gentilezza genera luce, e non solo sui piani sottili), quindi pensate cosa potrebbe accadere in poche settimane se ognuno portasse avanti questo impegno..

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